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La storia

L’origine di San Gemini è incerta, ma probabilmente connessa allo sviluppo del vicino municipium romano di Carsulae, oggi importante sito archeologico. Il borgo sorge nei pressi dell’Antica Via Flaminia. San Gemini potrebbe trarre origine dalla romana Casventum di cui parla Plinio il Vecchio. Certamente il sito ove poi sorgerà il centro medioevale non era privo di insediamenti più antichi, come dimostrano i resti di una domus romana decorata con pavimentazioni a mosaico in Via del Tribunale, le cisterne ipogee rinvenute nell’ex complesso monastico di S. Caterina o, ancora, il monumento funerario situato in prossimità del bivio per Terni e Narni, chiamato oggi Grotta degli Zingari. Il nome è derivato secondo la tradizione, dal monaco siriano Yemin, vissuto nel IX sec., grande benefattore della popolazione locale, che la cittadina assunse a suo Patrono. La prima menzione di San Gemini si trova nell’atto di fondazione dell’Abbazia di S. Nicolò dell’anno 1036. Dal 1889 è famosa in tutto il mondo per le sue preziose acque minerali, particolarmente indicate per i bambini e gli anziani.

San Gemini è situata a 345 m sul livello del mare ed ha poco meno di 5000 abitanti. La sua posizione geografica, dominante la Valle Ternana, la rende incantevolmente panoramica; l’ottimo clima asciutto e soleggiato, i suoi vicoli caratteristici che si aprono su palazzi, chiese e piazze e la sua cucina tipica umbra la rendono particolarmente attrattiva per i turisti.

The origin of San Gemini is uncertain, but probably connected to the development of the nearby
Roman
municipium of Carsulae, today an important archaeological site. The village is located near
the Ancient
Via Flaminia. San Gemini may derive from the Roman Casventum,of which Pliny the Elder
speaks. Certainly the site, where the medieval centr
erises, was not without older settlements, as
shown by the remains of a Roman
domus decorated with mosaic pavements in Via del Tribunale,
the underground cisterns found in the former monastic complex of S. Caterina or the funerary
monument located near the crossroads for Terni and Narni, now called
Grotta degli Zingari.
According to tradition, the name comes from the Syrian monk Yemin, who lived in the 9th century, a
great benefactor of the local population,
lately become its Patron saint. The first mention of San
Gemini is found in the founding act of S. Nicolò Abbey in the year 1036.
It has been famous all over
the world
since 1889 for its precious mineral waters, particularly suitable for children and old people. San Gemini is located at 345 m above sea level and has about 5000 inhabitants. Its geographical
position, dominating the Ternana Valley, makes it enchantingly panoramic; the excellent dry and
sunny climate, its characteristic alleys that open onto palaces, churches and squares and its typical
Umbrian cuisine make it particularly attractive for tourists.

Duomo di Santo Gemine XII sec.

Risalente al tardo gotico fu ricostruita nel XIX sec. dall’ingegnere Livoni, con la consulenza dello scultore Antonio Canova che qui soggiornò. La sobria facciata presenta un portale quattrocentesco. L’interno in stile neoclassico con accenti neo-barocchi conserva quattro tele: Martirio di San Sebastiano, Madonna con bambino e Santo Vescovo, San Matteo Evangelista ed Estasi di Santa Rita. Sotto l’altare maggiore è custodita l’urna con le reliquie attribuite a Santo Gemine.

Cathedral of Santo Gemine 12th century

Dating back to the late Gothic period, it was completely rebuilt in the XIX century by the engineer Livoni, with the consultation of the sculptor Antonio Canova who stayed there. The sober façade has a portal of the 15th century. The neoclassical interior with neo-baroque elements preserves four paintings: The martyrdom of Saint Sebastian, Madonna with Child and holy bishop, Saint Matthew the Evangelist and Santa Rita in ecstasy. Under the main altar there is the urn with the relics attributed to Santo Gemine.


Chiesa di San Francesco XIII sec.

Sull’omonima piazza adiacente l’ex convento dei francescani, si trova questa chiesa dedicata a San Francesco che ivi soggiornò nel 1213. Il portale ogivale, con fasci di colonnine, conserva l’antica porta lignea del XV sec. L’interno è in stile gotico a navata unica con arconi. Sono conservati preziosi affreschi: l’Adorazione dei Magi, Santa Lucia, San Giovanni Battista, San Rocco, la Crocifissione, San Girolamo, San Leonardo, L’incredulità di San Tommaso. Di pregio è il Crocifisso ligneo.

Church of Saint Francis XIII century
On the homonymous square, adjacent to the former Franciscan convent, there is a church dedicated to St.
Francis who stayed there in 1213. The pointed portal, with bundles of columns, preserves the ancient wooden
door of the fifteenth century. The interior is in Gothic style with a single nave
and arches. There are precious
frescoes
: the Adoration of the Magi, Santa Lucia, San Giovanni Battista, San Rocco, the Crucifixion, San
Girolamo, San Leonardo, The unbelief of St. Thomas.
The wooden crucifix is of great value.

Palazzo Vecchio o Pretorio XII–XIII sec.

Simbolo e antica sede del libero comune di San Gemini, il palazzo è in stile gotico. La facciata con un grande arcone a tutto sesto e la scalinata in pietra custodiscono gli stemmi di Eugenio IV e della famiglia Orsini. All’interno si trovano due sale affrescate; notevole è il ciclo pittorico dei Lavori agresti. A sinistra si trova il settecentesco Palazzo Zanassi e a destra la trecentesca Torre Esperia, coronata da un campanile a vela con orologio a quadrante romano del 1700.

Palazzo Vecchio or Praetorium XII – XIII century

Symbol and ancient seat of the free municipality of San Gemini, the building is in Gothic style. The façade
with a large round arch and the stone staircase hold the coats of arms of Eugene IV and Orsini family. Inside
there are two frescoed rooms; the pictorial
Cycle of the rural works is remarkable. Nearby the eighteenth
-century Palazzo Zanassi and the fourteenth-century Torre Esperia, crowned by a sailing bell tower with a
Roman clock dating back to the 1700s.


Chiesa di San Carlo ex Santa Maria de Incertis Sec. XIV-XV

La piccola chiesetta di San Carlo a navata unicaera originariamente una loggia pubblica con un’edicola della Vergine, poi le arcate furono tamponate e fu decorata con affreschi nel XIV e XVI secolo. Presenta un ciborio trecentesco con il dipinto della Madonna in trono con Bambino tra Santi e Angeli e la Madonna in trono tra i Santi Stefano e Sebastiano. Sembra che qui abbia celebrato messa S. Carlo Borromeo.


Church of Saint Charles previously Santa Maria de Incertis 14th-15th century

The small single-nave church of Saint Chareso was originally a public loggia with a shrine of the Virgin, then the arches were buffered and it was decorated with frescoes in the 14th and 16th centuries. There is a fourteenth-century ciborium with a Madonna on the throne with Child between Saints and Angels and the Madonna on the throne between Saints Stephen and Sebastian. It seems that St. Charles Borromeo celebrated mass here.


Chiesa di San Giovanni Battista XI sec.

Al centro di una piazzetta, parte del convento degli agostiniani, si trova questa antica chiesa dalla facciata in stile romanico risalente al 1199. L’elegante portale con cornice cosmatesca ha due stipidi che poggiano su leoni accovacciati. La sovrastante lunetta mostra due volti virili che rappresentano il potere papale e quello imperiale. L’interno è a pianta centrale con grandi pilastri ottagonali. E’ricca di dipinti: la Madonna del Rosario, la Madonna della Cintura e S. Rita. Pregevole è il Fonte battesimale del XVI sec.


Church of Saint John the Baptist XI century

In the center of a small square, part of the Augustinian convent, there is an ancient church with
a Romanesque facade dating back to 1199. The elegant portal with a cosmatesque frame has two jambs
resting on crouching lions. The overlying lunette shows two virile faces representing papal and imperial power.
The interior has a central plan with large octagonal pillars. It is rich in paintings: Madonna del Rosario,
Madonna della Cintura and S. Rita. The baptismal font of the sixteenth century is valuable.

Abbazia di San Nicolò XI sec.

Poco fuori dal borgo, si trova una delle chiese più suggestive di San Gemini. La facciata squadrata è asimmetrica ed è collegata a una torre campanaria di epoca più antica. Il suo portale originale fu venduto nel 1936 al Metropolitan Museum di New York; quello attuale è una copia fedelissima. L’interno a tre navate è diviso da colonne con capitelli decorati. Conserva sul fondo dell’abside quadrata un affresco della Madonna del 1295. Nella navata destra sono conservati vari frammenti medioevali.

Abbey of Saint Nicholas XI century

Just outside the village, there is one of the most suggestive churches in San Gemini. The square facade is
asymmetrical and is connected to a more ancient bell tower. Its original portal was sold in 1936 to the
Metropolitan Museum in New York; the current one is a faithful copy. The interior is divided into three naves
by columns with decorated capitals. On the bottom of the square apse there is a fresco of the Madonna dating
1295. Various medieval fragments are preserved in the right nave.
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